Dalle archeologie al Rinascimento e al Barocco fino al post Razionalismo. Dal mondo classico alle grandi opere fantascientifiche della cinematografia mondiale e della comunicazione di massa. Palazzo Merulana, nato dalla sinergia tra Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, dal 2 ottobre al 2 novembre 2025 ospita ‘ULTRAFISICA’, la personale di Mauro Reggio, a cura di Valeria Rufini Ferranti, con l’organizzazione di Medina Art Gallery e la sponsorship di Marziali Caffè.

Secondo il critico Giordano Bruno Guerri, l’Avanguardia di Mauro Reggio ricorda quella di D’Annunzio perché “entrambi animati dall’amore per il bello e per la classicità, usando le forme più tradizionali dell’espressione pittorica o poetica, creano nuove forme di Arte”. Dalle archeologie al Rinascimento e al Barocco fino al post-Razionalismo. Dal mondo classico alle grandi opere fantascientifiche (Retrofuturiste? Cyberpunk?) della cinematografia mondiale e della comunicazione di massa. Probabilmente anche scaturito dalla giovinezza a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Notevoli ed iconiche, le opere pittoriche di Mauro Reggio, più che statiche, ipnotiche, fanno parte delle più prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed internazionali. Sono caratterizzate da dettagli che ci rimandano al fotorealismo americano e da elementi pop, come l’utilizzo di colori distopici, specialmente per il cielo. Prospettive aumentate e architetture di paesaggi urbani e non, con il filtro della presenza umana e dei suoi segni, sulla scia di De Chirico ed Hopper fino a Mimmo Jodice, nell’era dell’immagine totale. La grande tradizione italiana del XX secolo è innovata sulla base delle più recenti riflessioni contemporanee e tecnologiche. Un dialogo attualizzato con le opere della Scuola Romana e del Novecento italiano che costituiscono la Collezione Cerasi a Palazzo Merulana.

 

Pittura, scultura e architettura sono inscindibili nell’estetica di Mauro Reggio: in particolare, la prima e l’ultima risultano connesse ben oltre le apparenze. Non è un caso se i numerosi estimatori di Reggio sono al contempo ammiratori devoti dell’architettura urbana e di quegli scenari stratificati che dall’archeologia classica fino al post-razionalismo hanno trasfigurato e inciso la memoria visiva di città come Roma e non solo. In un viaggio da Metropolis a Sant’Elia, fino a Blade Runner, con ritmo e retorica quasi orwelliana, atterriamo su atmosfere polarizzate e modulate da colori a campitura piatta ed azione psichedelica. Con “la capacità geniale di Reggio nella visione istantanea di un Aleph, che gli consente di squarciare il velo del possibile” spiega la curatrice Valeria Rufini Ferranti.

Nelle tele di Reggio si respira un’avanguardia purissima, che non è ribellione concettuale né ricerca spasmodica di novità, bensì è avanguardia di accostamenti, di orizzonti, di forme: è per questo che sono belle le forme. Non a caso, in riferimento alle sue opere, si parla di metafisica, nel suo senso primario di andare oltre l’abilità dell’artista di immaginare e raffigurare oggi il futuro di domani: stazioni, strade e palazzi, segno tangibile del passaggio dell’uomo.

Mauro Reggio porta così a compimento il miracolo dell’architettura umana, poiché, appunto, la rende veramente tale: da scienza la eleva ad arte e come arte la fornisce di una buona dose di téchne, sia nell’esecuzione che nella rappresentazione; ma, più di ogni altra cosa, la fa portavoce di un messaggio ancestrale, la carica di tensioni. “Non c’è l’uomo nell’arte di Reggio, ma c’è ciò che egli ha costruito perché durasse, c’è il sentimento più volatile ma più duraturo di tutti: la speranza innata del domani. L’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione. La Costruzione è per tener su: l’Architettura è per commuovere” evidenzia Valeria Rufini Ferranti.

 

In una sorta di astrazione emotiva, è sottile la sensazione che sia l’opera a guardare chi guarda, invertendo i ruoli tra osservatore e osservato. In una sorta di tensione psichica, l’opera stimola il pubblico a confrontarsi con il proprio ruolo nella società. Anche in assenza di testo, le opere di Reggio sembrano emettere messaggi, come manifesti post-ideologici.

 

Informazioni

Titolo: ULTRAFISICA

Artista: Mauro Reggio

Curatore: Valeria Rufini Ferranti

Organizzazione: Medina Art Gallery

Quando: dal 2 Ottobre al 2 Novembre 2025

Dove: Palazzo Merulana, Via Merulana 121, Roma

Sponsor: Marziali Caffè

 

La mostra sarà visitabile con il biglietto d’ingresso al museo.

Da mercoledì a venerdì: 12.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)

Sabato e domenica: 10.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)

www.palazzomerulana.it

 

Ufficio Stampa di Palazzo Merulana

Leeloo Comunicazione

ufficiostampa.leeloo@gmail.com

Patrizia Notarnicola | 331 6176325

Bruno Bruni | 388 1066358

Monia Giannetti | 338 3898673

 

 

Bio Mauro Reggio

Classe 1971, romano, ha all’attivo mostre personali e collettive in gallerie, musei e spazi pubblici in Italia e all’estero. Nel 2011 e nel 2015 partecipa alla Biennale di Venezia. È protagonista di numerosi premi tra i quali il Premio “Eccellenti Pittori” nel 2021 ed il “Premio Cairo” nel 2001. Le sue opere fanno parte delle più prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed internazionali.

Principali mostre personali e collettive

2024 Fiera internazionale di Arte Moderna e Contemporanea “Arte in Nuvola”, Medina Art Gallery, Roma

2024 “Architettura d’Avanguardia” a cura di Giordano Bruno Guerri, Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera (BS)

2024 “Un-reality” a cura di Alessandra Redaelli, Galleria Punto sull’Arte, Varese

2023 “La mia Roma” a cura di Victoria Noel-Johnson, Musei di San Salvatore in Lauro, Roma

2023 “Vittorio Cini. L’ultimo Doge” a cura di Marco Di Capua, lI Vittoriale degli italiani, Gardone Riviera (BS) in collaborazione con Christie’s

2021 Veneto Felice, a cura di Camillo Langone, Museo Le Carceri, Asiago

2020 Piazze D’Italia, Galleria Rubin, Milano

2018 “Visioni urbane”, a cura di Lorenza Salamon, Salamon Fine Art, Palazzo Cicogna Milano

2018 Grand’Art fair, The Mall, Salamon Fine Art, Milano

2017 Rotte Mediterranee, Imago Mundi, Luciano Benetton collection, Palermo

2016 St-Art 2016, Galleria Salamon, Strasburgo

2016 Collezione Merlatti, a cura del Consolato Generale d’Italia, Istituto Italiano di Cultura, Melbourne

2015 Praestigium a cura di Luca Beatrice, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

2015 LVI Biennale di Venezia, a cura di Duccio Trombadori con testo di Camillo Langone, Padiglione della Repubblica Araba Siriana

2011 LIV Biennale di Venezia Padiglione Regione Lazio, a cura di Vittorio Sgarbi

2011 Memento Armato, a cura di Gianluca Marziani, Fondazione Durini, Milano

2007 Nuovi Pittori della Realtà, a cura di Vittorio Sgarbi, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano

2006 “What is Realism?” a cura di Lucie Smith, Albemarle Gallery, Londra

2001 Cantieri romani, a cura di Ludovico Pratesi, Galleria Arte Moderna e Contemporanea, Roma