L’8 ottobre il nutrizionista riceverà il Premio Città Torri del Benaco, terra con una tradizione olivicola millenaria
Il Premio Città Torri del Benaco è promosso dal Comune di Torri del Benaco, in collaborazione con Fondazione Aida, e celebra il titolo di Città ottenuto recentemente dal borgo veneto. È l’unico Comune veneto del lago di Garda ad aver ottenuto dal Presidente della Repubblica un riconoscimento che premia la storia e le bellezze del territorio
La prima edizione del Premio verrà assegnata mercoledì 8 ottobre al medico e nutrizionista Franco Berrino, per l’attenzione sempre dedicata al valore dell’olio extravergine di oliva, prodotto tipico di Torri del Benaco, che vanta una tradizione olivicola millenaria.
intervista di Monia Giannetti
Che significato ha per lei ricevere questo Premio in un territorio con una tradizione olivicola millenaria?
“Mi fa piacere ricevere questo Premio in un territorio che valorizza la produzione olivicola perché è l’olio il grande prodotto del made in Italy che fa bene alla salute. Ci sono decine di studi secondo i quali usare l’olio di oliva migliora la salute, riduce la mortalità. Dieci grammi al giorno di olio extravergine di oliva riducono la mortalità del 10 per cento. Secondo un grande studio spagnolo utilizzare regolarmente l’olio di oliva riduce la mortalità quasi del 50 per cento per chi ha malattie cardiovascolari. Quindi consumare l’olio di oliva riduce le malattie cardiovascolari, riduce il diabete e secondo alcuni studi, ma non tutti, riduce l’incidenza del cancro. L’olio di oliva è veramente un prodotto salva vita, contiene delle sostanze protettive, antinfiammatorie, antiossidanti”.
Si può definire un alimento ‘medicinale’?
“Più che medicinale è un alimento che aiuta a prevenire le malattie, poi certo è stato usato per curare le ferite, nel passato per l’illuminazione, è sempre stato preziosissimo, la grande produzione di ulivo in Puglia c’era già nel ‘700, arrivavano le navi dal Nord Europa a prendere l’olio per caricare le lampade, questa però è stata una disgrazia, produrre l’olio era talmente un buon affare che sono state realizzate enormi piantagioni, la monocultura dell’ulivo si è rivelata un disastro recentemente, l’infezione della xylella dipende dal fatto che in enormi estensioni di territorio ci sono solo ulivi”.
A Torri del Benaco la tradizione olivicola convive con altre eccellenze del territorio come gli agrumi, il miele, le erbe officinali. Quanto è importante diversificare la produzione sul territorio per tutelare l’ambiente?
“L’olio del Garda è un olio meraviglioso, molto delicato, la cosa importante è che non sia avvelenato da diserbanti e pesticidi. È importante, inoltre, diversificare il territorio. Rispettiamo i nostri ulivi e non facciamo monoculture.
Nel suo ultimo libro “Il nostro veleno quotidiano” lei denuncia i rischi dell’alimentazione moderna. Quali sono le scelte più urgenti da fare a tavola per difendere la nostra salute?
“In questo libro ogni capitolo è dedicato a un veleno, però volevo dare un messaggio positivo e indicare come ridurre il nostro contatto con i veleni. La cosa più importante è mangiare cibi biologici e biodinamici, prodotti senza l’uso di veleni. Il messaggio è che dobbiamo andare verso un’alimentazione sana. Io sono ottimista, credo che nel giro di tre, quattro generazioni finirà questa follia dei diserbanti e dei pesticidi. L’agricoltura biologica è altrettanto redditizia per i contadini, tuttavia è difficile per un agricoltore passare al biologico oggi perché per quattro, cinque anni non può produrre e, quindi, deve essere incentivato”.
Secondo una ricerca recente gli italiani non sanno scegliere l’olio di oliva.
“Quando vedi al supermercato un olio extravergine di oliva che costa 4, 5 euro le persone sono tentate ad acquistarlo ma quello non può essere un olio extravergine di oliva perché produrlo costa molto di più. Un olio di qualità non può costare meno di 12, 13 euro al litro. Un olio di oliva biologico può costare anche 15 euro al litro”.
Come riconoscere un olio di qualità?
“Quando senti un pizzicore nella bocca quello sta a significare la presenza di un potente antinfiammatorio, quello è sicuramente un olio di qualità”.
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