sabato, Dicembre 21 2024

 

Dal 19 al 23 giugno 2024, presso il Palazzetto Mattei e i Giardini di Villa Celimontana a Roma si è svolto il Festival della Letteratura di Viaggio, promosso dal 2008 da Società Geografica Italiana e organizzato dall’Associazione Cultura del Viaggio, con la direzione artistica del giornalista e fotografo Antonio Politano, con il supporto di Zètema Progetto Cultura. Quaranta eventi hanno animato le cinque giornate della rassegna dedicata al racconto del mondo, di luoghi e culture, vicino e lontano. Attraverso letteratura, giornalismo, fotografia, tv, teatro, musica, fumetto. Nato nel 2008 da un’intuizione di Claudio Bocci, il Festival è un progetto promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura ed è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024”.

 

“Orienti, orientarsi, dis/orientarsi” è stato il tema/claim di questa quindicesima edizione, dedicata a quell’Oriente che ha attratto e affascinato alcuni autori di cui si celebrano anniversari importanti (Marco Polo, Conrad, Terzani). Si è parlato di Asia, anzi di Asie in modi diversi – dalle avventure immaginate da Salgari o disegnate da Pratt all’attualità di Paesi che cambiano – e non sono mancati viaggi verso altre direzioni, rotte, vie. Chi viaggia torna e si fa narratore, ha suggerito Antonio Politano. Andare e raccontare. Orientarsi: avere, cercare punti di riferimento nel procedere, bussole, mappe, indicazioni. E anche dis/orientarsi: lasciarsi uno scarto, un margine di libertà, per l’eventuale scelta di strade meno battute, un imprevisto, un possibile spaesamento.

 

Letteratura, giornalismo, geografia, antropologia, filosofia, storia, geopolitica, fotografia, tv, fumetto, musica; lontananze, spaesamenti, restanze; frontiere, conflitti, guerre; città del mondo; vie nella natura; viaggi nello spirito di Moravia o in compagnia di Pratt; viaggi tra i nativi americani, in altre Americhe, in diversi Mediterranei, in Artico; viaggi a piedi e in bici; nascita di nuove riviste; antichi strumenti e nuove modalità dello scrivere di viaggi; mari e oceani. Tutto questo, e molto altro, proporrà il Festival della Letteratura di Viaggio 2024 (in allegato, il programma completo).

I topic della 15a edizione

 

GLI ANNIVERSARI

Si sono celebrati 4 anniversari. I 700 anni e i 100 anni dalla scomparsa di Marco Polo e Joseph Conrad, con dei movimenti teatrali: Conradiana. Tra ombra e tenebra, all’Isola Tiberina, e Verso Oriente con Marco Polo, nel cuore della Chinatown di Roma (con Urban Experience e la compagnia Teatro Mobile). Conrad tornato protagonista in un incontro insieme a Bruce Chatwin (di cui si sono celebrati i 50 anni del suo viaggio in Patagonia), in un incontro-partita letteraria con due specialisti, conradiano e chatwiniano, e la partecipazione di due circoli di lettura collegati alla rete di Biblioteche di Roma (Biblioteca Elsa Morante e Biblioteca Casa delle Traduzioni). Il festival infine ha reso omaggio a Tiziano Terzani a 20 anni dalla morte con un’intervista ad Angela Staude Terzani, la proiezione delle foto di una vita insieme e un reading di Lorenzo Pavolini da Un indovino mi disse.

IL Premio Navicella d’Oro

Due premi sono stati istituiti in occasione del Festival. Creato nel 2008, il Premio Navicella d’Oro Società Geografica Italiana – giunto nel 2024 alla 15a edizione – è stato assegnato negli anni a diverse realtà e personalità: da chi ha espresso particolare sensibilità verso il racconto e la rappresentazione del mondo a rappresentanti di organizzazioni e singoli cittadini che si battono per la tutela di ambiente e il rispetto dei diritti fondamentali. Sono stati premiati, per la geografia, il professore emerito dell’Università di Bologna Franco Farinelli; e, per l’ambiente, l’associazione svizzera Anziane per il Clima (Klima Seniorinnen) e la campagna italiana Giudizio Universale che hanno intentato delle azioni legali contro i rispettivi Stati per inadempienza climatica.

Il Premio Kapuściński PER IL REPORTAGE

L’altro premio creato in occasione del Festival (che giunge nel 2024 alla 10a edizione) è il Premio Kapuściński: un premio per il reportage, per la capacità di raccontare persone e contesti, luoghi e culture, attraverso parole, immagini. Quest’anno il riconoscimento è andato per la fotografia a Paolo Pellegrin, uno tra i più importanti fotografi italiani contemporanei, vincitore di 11 edizioni del World Press Photo Award e membro dell’agenzia Magnum. Per la televisione, a Pier Francesco Diliberto, conosciuto come Pif, per la sensibilità nella scelta delle storie e delle persone da raccontare. Per la scrittura, a Paola Caridi, saggista e giornalista, per il suo libro Hamas. Dalla resistenza al regime e ancora per la tv (sezione internazionale) a Wael Al-Dahdouh, capo dell’ufficio di corrispondenza di Al-Jazeera a Gaza. Infine, per l’insieme dell’attività editoriale, a Stenio Solinas, direttore di Settecolori, casa editrice con il gusto del travel writing, che in questa occasione ha presentato il libro L’uomo che inventò la storia. Viaggi con Erodoto con l’intervento del suo autore Justin Marozzi, scrittore e storico inglese.

GLI INCONTRI

Un viaggio per Le mille e una rotta insieme a Hugo Pratt (e ai suoi Corto Maltese e Simbad rivisitati oggi da Marco Steiner e Fabrizio Paladini, con incursioni musicali del sassofonista Francesco Cafiso). Edoardo Affinati ha portato il pubblico in 300 città del mondo mentre l’incontro dedicato ad Asie contemporanee ha visto, tra gli altri, Pegah Moshir Pour, attivista nata in Iran e cresciuta in Italia, autrice di La notte sopra Teheran. Passando da Est, attraverso altri punti cardinali e facendo incursioni verso ovest in altre Americhe, con un incontro sui nativi americani e poi in Messico, Colombia e Cile. Un viaggio a sud tra le sponde del Mediterraneo (Napoli, Calabria e Maghreb) e a nord, all’estrema frontiera settentrionale del pianeta, quella artica, in Groenlandia, Islanda e tra i Sami della Norvegia. Un contributo, tra gli altri, a Toni Maraini ed Edoardo Albinati, il Viaggio nei Balcani, a distanza di quasi trent’anni dalla spedizione (1997) – organizzata dal Fondo Moravia – che ha visto protagonisti un gruppo di intellettuali, scrittori, artisti a Mostar e Sarajevo.

Tre sono stati gli incontri con protagonisti antropologi e storici della filosofia e della letteratura che hanno dialogato attorno all’andare. Hanno narrato le vie nella natura, le storie di umani e non umani, Adriano Favole e Paolo Pecere; di antropologia e filosofia, Marco Aime e Rudi Capra; di lontananze, spaesamenti e restanze, Franco Brevini, Paolo Furia e Vito Teti.

Non è mancato un approfondimento su come è cambiata la maniera di raccontare il mondo e i viaggi con l’avvento di internet e dei social network; ne hanno parlato due direttori (Marco Cattaneo di National Geographic Italia e Angelo Pittro di Lonely Planet Italia) e due travel content creator (Valentina Miozzo ed Eleonora Sacco). Poi un focus dedicato, a cura della Società Geografica Italiana, al rapporto tra la ricerca scientifica geografica e la realizzazione di materiali audio-visuali. In conclusione del Festival un incontro sul mare e oceani, con la scrittrice Caterina Bonvicini e l’oceanografa Francesca Santoro, ponte ideale con l’edizione dell’anno prossimo del Festival il cui tema sarà Isole, mare, oceani

LE MOSTRE

Due le mostre: La Tigre è ancora viva, omaggio a Salgari, a cura di Fabio Negro e Unbreakable, mostra fotografica sui Lakota, popolo nativo dell’America delle praterie, lo stesso di Toro Seduto, Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa.

I Laboratori E le Passeggiate

In programma, anche quattro laboratori (scrittura di viaggio, scrittura creativa, fotografia di reportage e psicologia di viaggio) e due passeggiate-visite guidate (da Villa Celimontana verso l’Appia Antica e ritorno e alla Sala Presidenziale della Stazione Ostiense).

I TAVOLI TECNICI

Ad aprire il festival la prima edizione del Forum dei cammini e altre velocità, per ascoltare voci e buone pratiche sull’andare lento e sostenibile, con approfondimenti su viaggi in bici e a piedi.

Il censimento del patrimonio culturale immateriale è stato al centro di un incontro in collaborazione con l’Unione Nazionale delle Proloco d’Italia (Unpli), l’Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura (Icpi) e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci).

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